Abbiamo ricevuto la chiamata “disperata” di un gruppo di ingegneri che al ritorno di un viaggio di lavoro, hanno purtroppo dovuto subire un’ odissea – così l’hanno definita – con il volo di ritorno prenotato con la compagnia aerea da Bologna a Palermo.
Il viaggio di ritorno ha subito prima un lungo ritardo che si è tramutato in un’inaspettata cancellazione. La prolungata attesa ha, altresì, causato anche la perdita di voli disponibili per rientrare a Palermo anche per la mattina seguente.
Gli stessi che, per motivi di lavoro, dovevano immancabilmente rientrare in città, hanno dovuto sostenere altre spese tra cui oltre l’acquisto di biglietti del treno – mezzo che hanno dovuto cambiare in diverse stazioni ferroviarie sino all’arrivo a destinazione finale – anche di spese per i numerosi pasti.
Morale della favola: arrivano a Palermo il giorno successivo in treno, anziché in aereo!
Quando ci hanno contattati, abbiamo provveduto a tranquillizzarli sul fatto che sarebbero stati rimborsati per l’accaduto ed il disservizio provocato dalla compagnia che non ha provveduto alla riprotezione.
Nell’arco di poco tempo abbiamo inviato la diffida che non ha avuto riscontro da parte della compagnia aerea e, pertanto, abbiamo provveduto a depositare il ricorso al competente Giudice di Pace.
Ebbene, considerate le ragioni dei nostri assistiti, la compagnia aerea ci contatta prima della prima udienza di comparizione per chiudere le posizioni in oggetto.
“L’odissea” si è, pertanto, conclusa positivamente: il gruppo degli ingegneri ha ottenuto il giusto risarcimento!
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