Ricevere una multa per un’infrazione stradale commessa mesi prima è una situazione comune che lascia spesso perplessi. In molti si chiedono: “Ma è possibile ricevere una multa tanto tempo dopo il fatto?”
La risposta è sì, ma solo entro certi limiti di tempo stabiliti dalla legge.
Quali sono i termini per la notifica di una multa?
Secondo il Codice della Strada, la notifica di una multa deve avvenire entro 90 giorni dal momento in cui l’amministrazione è in grado di identificare il trasgressore.
Attenzione: non si fa riferimento alla data dell’infrazione, ma a quella in cui l’autorità ha identificato il responsabile (per esempio tramite la visura del proprietario del veicolo).
Esempio
Se commetti un’infrazione il 10 gennaio ma il verbale viene elaborato e il proprietario identificato il 15 gennaio, il termine dei 90 giorni parte da quella data.
La notifica, dunque, dovrà avvenire entro il 14 aprile.
Cosa succede se la multa arriva oltre i 90 giorni?
Se la notifica supera il termine dei 90 giorni, la sanzione è considerata inefficace e può essere contestata.
Attenzione però: in caso di cambio di residenza non comunicato, irreperibilità o altri motivi imputabili al destinatario, il termine può essere sospeso o prorogato.
Come tutelarsi?
In caso di dubbi sulla legittimità di una multa ricevuta a distanza di tempo, è importante:
- controllare la data dell’infrazione e quella di notifica;
- verificare se l’indirizzo riportato è corretto;
- conservare copia della busta e della raccomandata ricevuta;
- agire entro i termini: 60 giorni per il ricorso al Prefetto oppure 30 giorni al Giudice di Pace.
Sì, una multa può arrivare anche dopo mesi, ma solo se vengono rispettati i limiti temporali previsti dalla legge.
Se ritieni che ci siano irregolarità nei tempi o nella procedura di notifica, non esitare a consultare un legale: agire tempestivamente può evitarti di pagare una sanzione ingiusta.