Quando si acquista un biglietto aereo, una parte del costo copre la tassa aeroportuale, ovvero una somma destinata all’uso delle strutture e dei servizi dell’aeroporto. Ma cosa succede se non parti? La buona notizia è che, anche in caso di mancata partenza, puoi richiedere il rimborso della tassa aeroportuale. Vediamo come funziona.
Cos’è la tassa aeroportuale?
La tassa aeroportuale è una tariffa che le compagnie aeree raccolgono per conto degli aeroporti. Viene calcolata per ogni passeggero e copre i servizi di sicurezza, le operazioni di decollo e atterraggio e altri servizi. Questa tassa è valida solo se effettivamente si utilizza il volo.
Quando è possibile richiedere il rimborso?
Se non ti presenti all’imbarco e non utilizzi il biglietto, hai diritto a richiedere il rimborso delle tasse aeroportuali. Questo vale anche in caso di cancellazione volontaria del viaggio. La tassa aeroportuale, infatti, non viene trattenuta dalla compagnia aerea, poiché è destinata all’uso dei servizi aeroportuali e non viene applicata se il passeggero non parte.
Come richiederlo?
Per ottenere il rimborso, puoi procedere così:
- Contatta la compagnia aerea: Rivolgiti alla compagnia con cui hai acquistato il biglietto. Ogni compagnia ha le sue procedure per i rimborsi, quindi verifica le istruzioni specifiche sul loro sito.
- Invia una richiesta scritta: Alcune compagnie richiedono una domanda formale via email o attraverso un modulo online.
- Verifica tempi e costi: Il rimborso delle tasse aeroportuali è un tuo diritto, ma attenzione: alcune compagnie applicano una piccola commissione amministrativa per la gestione della richiesta.
Anche se non utilizzi il tuo biglietto, puoi recuperare la tassa aeroportuale. Ricorda di contattare la compagnia aerea e di seguire le istruzioni per il rimborso. Conoscere questo diritto ti permette di evitare spese inutili in caso di mancata partenza