Non sempre, dopo un incidente stradale, la responsabilità è tutta da una parte. In molti casi, può essere riconosciuto un concorso di colpa, ovvero una responsabilità condivisa tra i soggetti coinvolti nel sinistro. Ma cosa comporta, dal punto di vista legale ed economico, questa situazione?
Vediamolo nel dettaglio.
Cos’è il concorso di colpa?
Il concorso di colpa si verifica quando più conducenti hanno contribuito a causare l’incidente, con comportamenti imprudenti o violazioni del Codice della Strada. La colpa viene quindi ripartita in percentuale (50%-50%, 70%-30%, ecc.), in base alla gravità delle singole condotte.
La ripartizione dell’incidente stradale viene stabilita sulla base:
- delle dichiarazioni dei conducenti,
- delle testimonianze raccolte,
- del verbale delle forze dell’ordine,
- e, in alcuni casi, delle perizie tecniche.
Cosa dice la legge
Secondo l’art. 2054 del Codice Civile, in caso di scontro tra veicoli, si presume che entrambi i conducenti abbiano concorso a causare l’incidente, a meno che uno dei due non provi di aver fatto tutto il possibile per evitarlo.
Questa presunzione si chiama concorso presunto di colpa e si applica di default, salvo prova contraria.
Cosa cambia per il risarcimento?
Quando viene accertato un concorso di colpa:
- il risarcimento viene ridotto proporzionalmente alla percentuale di responsabilità,
- anche i danni materiali e fisici subiti vengono liquidati in misura parziale.
Ad esempio, se ti viene riconosciuto il 30% di colpa, riceverai solo il 70% dell’indennizzo totale.
Come tutelarsi?
- Non firmare una constatazione amichevole se non sei convinto della dinamica riportata.
- Raccogli subito prove, testimonianze e foto dell’incidente.
- In caso di dubbio, non accettare offerte immediate dalle assicurazioni.
- Affidati a un avvocato esperto in infortunistica, che potrà aiutarti a contestare una valutazione di colpa che ritieni ingiusta.
Il concorso di colpa può incidere in modo importante sul risarcimento. Per questo motivo, è essenziale agire con prudenza fin da subito e conoscere i propri diritti. In caso di contestazioni, una valutazione legale può fare la differenza tra un risarcimento parziale e uno pieno.