Un cane randagio in carreggiata, una frenata improvvisa, lo sbandamento… e l’incidente è inevitabile. Ma in questi casi chi è responsabile? E soprattutto: è possibile ottenere un risarcimento?
La presenza di animali vaganti, specialmente in autostrada, non è solo pericolosa, ma anche illegale. E quando causa un sinistro, la responsabilità non può ricadere sul conducente, salvo casi di guida distratta o imprudente. Vediamo cosa prevede la legge.
Obblighi di sicurezza in autostrada
Le società che gestiscono le autostrade italiane sono tenute a garantire la sicurezza della circolazione. Questo include la manutenzione delle barriere di protezione e il controllo degli accessi, per impedire che animali randagi entrino in carreggiata. La loro responsabilità può configurarsi come culpa in vigilando, ovvero mancata sorveglianza.
Chi risponde in caso di incidente?
Se l’incidente è stato causato da un cane randagio in autostrada, e non è stato possibile evitarlo nonostante una condotta prudente, è possibile avanzare una richiesta di risarcimento danni. In questi casi, il responsabile è spesso il gestore della tratta autostradale, che può essere chiamato a rispondere per omessa custodia dell’infrastruttura.
Tuttavia, per ottenere un risarcimento, è fondamentale dimostrare il nesso tra la presenza dell’animale e il sinistro, oltre che l’assenza di colpa del conducente.
Cosa fare in caso di incidente
- Chiama subito la Polizia Stradale e assicurati che venga redatto un verbale con riferimento alla presenza del cane.
- Scatta foto, raccogli testimonianze e prendi nota del punto esatto dell’impatto.
- Fai visitare eventuali feriti al pronto soccorso e conserva ogni referto medico.
- Presenta una richiesta danni alla società autostradale con l’aiuto di un legale.
In caso di incidente con un cane randagio in autostrada, non sei automaticamente responsabile. Anzi, puoi avere diritto a un risarcimento, anche per danni fisici o materiali. Ma per tutelare davvero i tuoi interessi, affidati a chi conosce la normativa e sa come far valere i tuoi diritti.