L’Alcol Lock è un dispositivo elettronico installato nei veicoli che impedisce l’avvio del motore se il conducente ha un tasso alcolemico superiore allo zero. Si tratta di una tecnologia sempre più discussa in Italia, soprattutto in relazione alla sicurezza stradale e alle sanzioni per guida in stato di ebbrezza.
Come funziona l’Alcol Lock?
Il sistema è collegato al cruscotto del veicolo e richiede al conducente di soffiare in un bocchino per analizzare il livello di alcol nel respiro. Se il valore rilevato supera il limite previsto, il veicolo non si avvia. In alcuni casi, l’Alcol Lock può anche richiedere test casuali durante la guida, per evitare che la persona alla guida venga sostituita dopo l’avvio.
Quando diventa obbligatorio?
In Italia, l’uso dell’Alcol Lock non è ancora obbligatorio per tutti, ma dal 7 luglio 2024 i veicoli di nuova omologazione devono essere predisposti per l’installazione del dispositivo, secondo quanto stabilito dal Regolamento UE 2019/2144.
Inoltre, il Codice della Strada prevede che l’uso dell’Alcol Lock possa essere imposto come misura alternativa alla sospensione della patente per chi è stato sorpreso a guidare in stato di ebbrezza.
Alcol Lock e procedimenti giudiziari
Chi ha subito il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza può, in determinati casi, chiedere al giudice la possibilità di installare un Alcol Lock per tornare a guidare prima del termine della sospensione. Questa misura alternativa viene concessa solo se il soggetto dimostra un concreto impegno a non reiterare il comportamento illecito.
Un’opportunità o una penalizzazione?
Questo dispositivo è solo uno strumento di controllo, ma può diventare un’opportunità per chi desidera dimostrare responsabilità e recuperare la propria credibilità. Anche per le aziende di trasporto o i servizi pubblici, potrebbe rappresentare una misura efficace di prevenzione.