Il danno parentale è quel particolare tipo di danno che viene riconosciuto ai familiari stretti di una vittima, nel caso in cui questa subisca una lesione grave o la morte per fatto illecito altrui. Si tratta di un risarcimento previsto dalla legge per compensare la sofferenza morale e, in alcuni casi, materiale, legata alla perdita o al grave pregiudizio di un legame affettivo.
Ma entro quanto tempo è possibile agire per ottenere il risarcimento del danno parentale? Qui entra in gioco un aspetto fondamentale: la prescrizione.
Quanto dura il termine di prescrizione?
Secondo l’art. 2947 del Codice Civile, il diritto al risarcimento del danno derivante da fatto illecito si prescrive in cinque anni dal giorno in cui si verifica il fatto lesivo. Questo termine vale anche per il danno parentale, sia nel caso in cui la vittima sia deceduta sia nel caso di lesioni gravissime.
Tuttavia, è bene sapere che il termine può iniziare a decorrere in momenti diversi a seconda della situazione:
- In caso di morte della vittima, il termine decorre dalla data del decesso.
- In caso di lesioni gravi, il termine può decorrere dal momento in cui i parenti acquisiscono piena consapevolezza dell’entità delle conseguenze sul piano relazionale e affettivo.
Danno parentale: attenzione alle eccezioni
Esistono circostanze in cui il termine può essere sospeso o interrotto, ad esempio quando il fatto costituisce reato. In questi casi, la prescrizione può seguire i tempi più lunghi previsti dalla legge penale.
Cosa fare per non perdere il diritto
Per evitare di perdere il diritto al risarcimento, è importante non attendere troppo a lungo. È consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato per valutare i termini di prescrizione nel caso specifico e per avviare le azioni necessarie in modo tempestivo.
Il danno parentale è una forma di tutela importante per i familiari, ma i termini per far valere il proprio diritto sono rigidi. Se hai subito un lutto o una lesione familiare per responsabilità altrui, informarti in tempi brevi è essenziale per non perdere l’opportunità di ottenere giustizia.